West & Route 66

Un lento e profondo viaggio del West. Questo itinerario attraversa paesaggi grandiosi e tutti i parchi più spettacolari del far west americano: i deserti rossi e i Canyon del Colorado River , la Monument Valley e il mito della “Historic” Route 66 sul tratto più lungo e meglio conservato. Una grande cavalcata ad anello che comprende anche il passaggio a Las Vegas, città delle mille luci, per rientrare da dove siamo partiti, dal grande Oceano Pacifico, a Los Angeles, California.

Highlights del viaggio

12 Giorni / 11 Notti

Da Los Angeles a Los Angeles

California, Arizona, Utah e Nevada

  • Los Angeles: stelle di Hollywood e cultura biker convivono nella frizzante citta degli angeli. Visita agli Universal Studios o in alternativa alla sede di Roland Sands Design, dove prendono forma le creature di uno dei più grandi customizer moderni.
  • La Foresta Pietrificata, Il Deserto Dipinto, Monument Valley, Zion, Bryce e la Death Valley, alcuni dei parchi naturali che visiteremo lungo l’itinerario.
  • Las Vegas e le sue luci
  • La Historic Arizona Route 66: alla scoperta della “mother road”, esperienza immancabile per ogni viaggiatore, sulla tratta meglio conservata
  • ON THE ROAD:

Innumerevoli le Byway che si incontrano. Strade magnifiche di cui è inutile cercare di scriverne elogi nell’intento di descriverne la magnificienza.
Il nostro itinerario è disegnato su un itinerario che rappresenta uno dei must mondiali in cui è possibile guidare in pieno comfort. Ogni giornata è densa di attrazioni incredibili.
Le strade immancabili hanno sigle evocative: alcuni esempi:  la Historic Route 66 in Arizona nel tratto più celebre e meglio conservato della Mother Road e la mitica Pacific coast Highway e Mullholland drive.

  • COSA NE PENSIAMO DI QUESTO VIAGGIO:

Questo itinerario attraversa paesaggi grandiosi e tutti i parchi più spettacolari del far west americano: i deserti rossi e i Canyon del Colorado River , la Monument Valley e il mito della “Historic” Route 66 sul tratto più lungo e meglio conservato.
Una grande cavalcata ad anello che comprende anche il passaggio a Las Vegas, città delle mille luci, per rientrare da dove siamo partiti, dal grande Oceano Pacifico, a Los Angeles, California.

La Foresta Pietrificata

Il Parco Nazionale della Foresta Pietrificata (Petrified Forest National Park) è un parco in Arizona, situato nella parte centro-orientale dello stato. Si trova a circa 32 chilometri a est della città di Holbrook, vicino al confine con il New Mexico.

Si tratta di un parco molto interessante, anche se non si trova in cima alla lista dei parchi più famosi d’America. Il parco della Foresta Pietrificata ingloba un pot-pourri di elementi disparati, e in soli 45 km di tragitto ti permette di ammirare uno scenario singolare.

La parte settentrionale del parco è formata dal Deserto Dipinto, Painted Desert, che regala viste spettacolari. In più, il parco ospita resti della Route 66, un sito archeologico con rovine risalenti alla preistoria e infine i resti pietrificati di alberi giganti, risalenti a diversi milioni di anni. In altre parole, la visita del parco è un viaggio indietro nel tempo.

 

 

 

 

Page (Lake Powell) - Zion NP e Bryce NP

Bryce Canyon NP

Questo parco di 145 km2 è un tripudio di guglie, pinnacoli e archi dei colori più diversi. Da alcuni, queste sono ritenute le rocce più cromatiche della terra. Rosso, giallo e marrone sono le tinte date dal ferro, viola e lavanda dal manganese. Le conformazioni sono disposte in serie di anfiteatri naturali a forma di ferro di cavallo. Le rocce scolpite hanno iniziato a formarsi durante il Cretaceo, più o meno nel periodo della scomparsa dei dinosauri e della comparsa delle piante da fiore, circa 60 milioni di anni fa. Depositi di sabbia e minerali, nuove formazioni e l’erosione di pioggia e corsi d’acqua, neve, gelo e disgelo hanno scavato milioni di tonnellate di roccia dal bordo dell’anfiteatro. Questi sedimenti sono stati trascinati dal Paria River, affluente del Colorado. Gli indiani Paiute del Sud vivevano intorno al Bryce Canyon secoli prima dello stanziamento dei bianchi nel tardo Ottocento. Gli indiani diedero al luogo l’impegnativo nome di “rocce rosse in piedi come uomini in un canyon a forma di scodella”. Gli americani abbreviarono il nome in Bryce Canyon dopo che l’allevatore Ebenezer Bryce nel 1875 lo definì “un diavolo di posto dove perdere una mucca”. Una strada panoramica di circa 30 km (senso unico) segue l’orlo coperto di pini e porta a luoghi da cui si hanno splendide viste e si possono imboccare sentieri che portano nel labirinto delle guglie. Per il panorama, si segnalano i punti Sunrise, Sunset, Rainbow e Inspiration, tutti a circa 2400 m di altezza.

Zion NP

Zion, uno dei più vecchi parchi nazionali degli Stati Uniti (1919) abbraccia un canyon di pietra arenaria profondo 762 m. Più di 105 km di sentieri (alcuni difficili) conducono nei suoi anfratti selvaggi. Chi non è esperto può scegliere il cavallo o fare un giro della valle a bordo della navetta (aprile-ottobre). Le massicce formazioni di arenaria iniziarono a crearsi 225 milioni di anni fa, quando il parco era un fondale marino. Più tardi, divenne il delta di un fiume e il fondo di un lago, e venne coperto dalle ceneri di eruzioni vulcaniche. Era il regno dei molluschi, ma anche dei dinosauri. Circa 170 milioni di anni fa, enormi depositi di sabbia portata dal vento formarono le dune. Con il tempo, la sabbia s’indurì nella compatta pietra arenaria spessa circa 600 m, che ora è uno degli elementi geologici più significativi del parco. Negli “ultimi” 15 milioni di anni, un tempo breve in termini geologici, la forza del fiume Virgin iniziò a scavare lo Zion Canyon. Anche oggi il fiume continua l’opera: un milione di tonnellate di sedimento roccioso vengono scavate dallo Zion Canyon ogni anno e fluiscono con le acque del Virgin nel fiume Colorado River, fino al lago Mead, ad ovest del Grand Canyon.

Las Vegas

È la capitale mondiale del gioco d’azzardo, ma anche una città da vedere per l’eccezionale concentrazione di casinò, attrazioni turistiche, alberghi ed enormi centri commerciali. Il suo nome è spagnolo e significa “i prati”, ma Las Vegas, più che una città nell’accezione tradizionale del termine, è un insieme di unità amministrative diverse della Contea di Clark. Chiamata anche Sin City, la città del peccato, nell’immaginario collettivo in effetti Las Vegas è considerata, complice anche le sue trasposizioni cinematografiche, la città della perdizione, dove il gioco d’azzardo, la vendita di alcolici e la prostituzione sono legalizzati. Ma al di là della componente trasgressiva, Las Vegas è famosa per essere la capitale mondiale dell’intrattenimento e dello spettacolo. Non a caso, un altro appellativo della città è The Enterteinment Capital of the World, che rende meglio l’anima giocosa, tutta lustrini e paillettes, di questa enorme metropoli, la cui area metropolitana (chiamata U nincorporated) è divisa dalla lunghissima Strip e registra la più alta crescita demografica degli Stati Uniti. Las Vegas è una città da guinness dei primati, che vale la pena vedere almeno una volta nella vita. La sua immagine è in continuo rilancio grazie a serie televisive di successo e film campioni d’incasso e, infatti, passeggiare per Las Vegas Boulevard può dare la sensazione di trovarsi perennemente in un set cinematografico.

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