Western Spirit
14 Giorni / 13 Notti
Da Los Angeles a Los Angeles
Un lento e profondo viaggio del West. Questo itinerario attraversa paesaggi grandiosi e tutti i parchi più spettacolari del far west americano: i deserti rossi e i Canyon del Colorado River , la Monument Valley e il mito della “Historic” Route 66 sul tratto più lungo e meglio conservato. Una grande cavalcata ad anello che comprende anche il passaggio a Las Vegas, città delle mille luci, per rientrare da dove siamo partiti, dal grande Oceano Pacifico, a Los Angeles, California.
Uno dei Parchi Nazionali degli Stati Uniti ha un nome poco invitante “La Valle della Morte” (Death Valley National Park) si trova nello Stato della California e in piccola parte nel Nevada; ma in effetti è un luogo molto caratteristico e degno di essere visitato.
Presenta vari lati interessanti nell’ambito storico-culturale tra cui la città fantasma, geologico-mineralogico per la presenza di rocce e fossili, naturalistico-paesaggistico per la presenza di piante ed animali ed il particolare paesaggio, sportivo in quanto si possono fare passeggiate nel deserto montuoso, scalate ed usare la mountain bike.
Per raggiungere la Valle della Morte si può usare solo la pista di atterraggio a Stovepipe Wells e Furnace Creek in quanto non ci sono mezzi pubblici per raggiungerla.
Nella pietra della Valle si trova il corallo fossile che indica la presenza del mare risalente a 450 milioni di anni fa, si può acquistare un reperto al supermercato naturalistico di Furnace Creek se vogliamo portarlo via come souvenir; mentre presso il Museo di Furnace Creek si trovano reperti fossili di roditori, cani, camelidi e tapiri.
Molti gli animali che vivono nel deserto: lo scoiattolo (ground squirrel), il topo canguro (kangaroo rat), il gatto (pocket mice), la lepre (cottontail rabbit), la volpe (kit foxe), il coyote e la lince (bobcat), il muflone (desert bighorn sheep) e gli asini selvatici (wild burro), presenti anche i pesci alcuni dei quali sono rari.
Se volete fare le escursioni in Mountain Biking vi sono degli specifici percorsi di diverso livello: facili; moderatamente difficili; estremamente difficili.
Se volete avventurarvi alla scoperta del luogo ricordate che il clima della Valle è arido, da maggio a settembre la temperatura di giorno è in media sui 40-45 °C con delle punte anche oltre i 50 °C, mentre la notte scende a 30-35 °C.
Nella stagione estiva è sconsigliato circolare nella zona di giorno a causa delle elevatissime temperature, mentre è consigliata l’escursione nel tardo pomeriggio dalle ore 17:00 in poi e al mattino dalle 4:00 alle 10:00.
Bellissimo visitarlo in primavera quando il deserto si ricopre di fiori; sono presenti più di 600 tipi di piante e fiori tipici del deserto.
Questo parco di 145 km2 è un tripudio di guglie, pinnacoli e archi dei colori più diversi. Da alcuni, queste sono ritenute le rocce più cromatiche della terra. Rosso, giallo e marrone sono le tinte date dal ferro, viola e lavanda dal manganese. Le conformazioni sono disposte in serie di anfiteatri naturali a forma di ferro di cavallo. Le rocce scolpite hanno iniziato a formarsi durante il Cretaceo, più o meno nel periodo della scomparsa dei dinosauri e della comparsa delle piante da fiore, circa 60 milioni di anni fa. Depositi di sabbia e minerali, nuove formazioni e l’erosione di pioggia e corsi d’acqua, neve, gelo e disgelo hanno scavato milioni di tonnellate di roccia dal bordo dell’anfiteatro. Questi sedimenti sono stati trascinati dal Paria River, affluente del Colorado. Gli indiani Paiute del Sud vivevano intorno al Bryce Canyon secoli prima dello stanziamento dei bianchi nel tardo Ottocento. Gli indiani diedero al luogo l’impegnativo nome di “rocce rosse in piedi come uomini in un canyon a forma di scodella”. Gli americani abbreviarono il nome in Bryce Canyon dopo che l’allevatore Ebenezer Bryce nel 1875 lo definì “un diavolo di posto dove perdere una mucca”. Una strada panoramica di circa 30 km (senso unico) segue l’orlo coperto di pini e porta a luoghi da cui si hanno splendide viste e si possono imboccare sentieri che portano nel labirinto delle guglie. Per il panorama, si segnalano i punti Sunrise, Sunset, Rainbow e Inspiration, tutti a circa 2400 m di altezza.
Zion, uno dei più vecchi parchi nazionali degli Stati Uniti (1919) abbraccia un canyon di pietra arenaria profondo 762 m. Più di 105 km di sentieri (alcuni difficili) conducono nei suoi anfratti selvaggi. Chi non è esperto può scegliere il cavallo o fare un giro della valle a bordo della navetta (aprile-ottobre). Le massicce formazioni di arenaria iniziarono a crearsi 225 milioni di anni fa, quando il parco era un fondale marino. Più tardi, divenne il delta di un fiume e il fondo di un lago, e venne coperto dalle ceneri di eruzioni vulcaniche. Era il regno dei molluschi, ma anche dei dinosauri. Circa 170 milioni di anni fa, enormi depositi di sabbia portata dal vento formarono le dune. Con il tempo, la sabbia s’indurì nella compatta pietra arenaria spessa circa 600 m, che ora è uno degli elementi geologici più significativi del parco. Negli “ultimi” 15 milioni di anni, un tempo breve in termini geologici, la forza del fiume Virgin iniziò a scavare lo Zion Canyon. Anche oggi il fiume continua l’opera: un milione di tonnellate di sedimento roccioso vengono scavate dallo Zion Canyon ogni anno e fluiscono con le acque del Virgin nel fiume Colorado River, fino al lago Mead, ad ovest del Grand Canyon.
È la capitale mondiale del gioco d’azzardo, ma anche una città da vedere per l’eccezionale concentrazione di casinò, attrazioni turistiche, alberghi ed enormi centri commerciali. Il suo nome è spagnolo e significa “i prati”, ma Las Vegas, più che una città nell’accezione tradizionale del termine, è un insieme di unità amministrative diverse della Contea di Clark. Chiamata anche Sin City, la città del peccato, nell’immaginario collettivo in effetti Las Vegas è considerata, complice anche le sue trasposizioni cinematografiche, la città della perdizione, dove il gioco d’azzardo, la vendita di alcolici e la prostituzione sono legalizzati. Ma al di là della componente trasgressiva, Las Vegas è famosa per essere la capitale mondiale dell’intrattenimento e dello spettacolo. Non a caso, un altro appellativo della città è The Enterteinment Capital of the World, che rende meglio l’anima giocosa, tutta lustrini e paillettes, di questa enorme metropoli, la cui area metropolitana (chiamata U nincorporated) è divisa dalla lunghissima Strip e registra la più alta crescita demografica degli Stati Uniti. Las Vegas è una città da guinness dei primati, che vale la pena vedere almeno una volta nella vita. La sua immagine è in continuo rilancio grazie a serie televisive di successo e film campioni d’incasso e, infatti, passeggiare per Las Vegas Boulevard può dare la sensazione di trovarsi perennemente in un set cinematografico.
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