Western Spirit
14 Giorni / 13 Notti
Da Los Angeles a Los Angeles
Una grande esperienza di viaggio. Caldo, profondo e lento Sud. Un viaggio originale e molto raffinato che proponiamo da anni e che amiamo per la grande ed emozionante esperienza che segna ogni nostro viaggiatore. Da Miami a Daytona Beach fino alle bianche spiagge delle Keys: la giusta combinazione di colore, musica e viaggio in moto.
Le spiagge della Florida sono notoriamente sinonimo di acque trasparenti, lunghe spiagge di sabbia fine, un generoso sole che dona un’abbronzatura perfetta e locali in cui divertirsi giorno e notte. Tra tutte, Daytona Beach è una delle più famose, un luogo da favola nel quale trascorrere vacanze da sogno e conoscere il lato più spensierato degli Stati Uniti.
A Daytona possiamo percorrere uno dei circuiti più famosi del mondo, sedendo accanto a un pilota professionista o mettendoci alla guida, salire gli oltre duecento scalini del suo Faro più alto per ammirare l’Oceano e ballare in locali che ci riportano agli Anni Sessanta.
In questa città della Florida possiamo trascorrere ore indimenticabili in discoteche alla moda, poi riposarci sotto l’ombrellone prima di una nuotata rigenerante nelle acque dell’oceano ed una visita al Museo di Arte e Scienze nel quale conoscere il passato di Daytona Beach.
Possiamo imparare a giocare a golf in campi accarezzati dalla brezza marina, gustare prelibati piatti a base di pesce fresco e fare shopping nei suoi negozi.
Anche le strutture ricettive sono ovviamente all’altezza della fama di Daytona Beach, per molti la spiaggia più bella del mondo, con un’ampia scelta che spazia dagli hotel extralusso affacciati sull’oceano ad alberghi più spartani, ma sempre vicini alla spiaggia, alla quale è peraltro possibile arrivare anche in auto.
Le macchine sono, infatti, le regine di Daytona Beach pure al di fuori del circuito e, quando la marea lo consente, è possibile percorrere il vecchio tracciato dell’autodromo sulla sabbia.
Le Everglades si visitano perché offrono al viaggiatore un’esperienza difficilmente replicabile al mondo. Si tratta di una palude infinita, la cui superficie è pari circa a quella del Molise, che verso sud si affaccia su una zona del Golfo del Messico totalmente disabitata. Una delle zone più selvagge d’America a pochi chilometri da una delle metropoli più popolose.
La flora è dominata dalle mangrovie, le caratteristiche piante con le radici nell’acqua, che coprono una vastissima superficie del parco formando una coltre difficilmente impenetrabile di 10000 e più isolette e di stretti canali dove le acque stagnanti e la terra grassa emanano un odore sgradevole e penetrante, un odore che sa di condizioni di vita al limite dell’impossibile.
Eppure il numero di specie animali che abita le Everglades è praticamente senza fine. I dominatori sono gli alligatori, che dimorano praticamente dappertutto e non hanno paura (ovviamente) di mostrarsi in pubblico e attraversare le strade. Serpenti velenosi e tartarughe carnivore sono i loro degni compagni. La zona costiera è invece dominata da squali e barracuda, ma solista anche il fuggevole e dolcissimo lamantino della Florida.
Ci vuole poco a capire perché la balneazione, per quanto desiderio irresistibile di molti visitatori arsi dal calore, sia “caldamente” sconsigliata.
Le specie di uccelli che abitano il parco sono fantasmagoriche: falchi pescatori, cicogne, pellicani, e tantissimi altri sono praticamente ovunque, e vi osservano curiosi e a volte infastiditi della vostra presenza.
Infine gli insetti: sicuramente fastidiosi ma anche da ammirare quando le farfalle fano capolino intorno a voi.
Miglia e miglia di spiagge bianchissime, caffè che si affacciano sugli ampi viali costellati di palme altissime e una movida notturna tra le più scintillanti del mondo. In una sola parola: Miami. Situata tra l’omonimo fiume, la baia di Biscayne, la regione paludosa delle Everglades e l’Oceano Atlantico, Miami è la seconda città della Florida nonché la più importante meta turistica del Paese. Vera World City, nella quale convivono decine di etnie diverse (tra cui spiccano la comunità latino-americana e caraibica di lingua spagnola e creola) ha fatto spesso da sfondo al cinema poliziesco (qui è stato ambientato, per esempio, Scarface con Al Pacino). Ma al di là dei suoi famosi grattacieli, la città conserva anche numerose case in stile Art Decòdegli Anni Venti, rappresentando così un pezzo della storia dell’architettura del XX secolo. La sua posizione favorevole e il clima tropicale hanno spinto i nativi americani ad abitarla già mille anni fa. Oggi, a distanza di secoli, andando a Miami Beach si ha l’impressione di trovarsi in una cittadina di mare dove l’estate ha deciso di rimanere tutto l’anno.
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