Un gruppo di motociclisti italiani va alla scoperta della costa occidentale degli Stati Uniti cavalcando Harley-Davidson. L’itinerario tra deserti, passi di montagna e interminabili highway è impegnativo ed emozionante allo stesso tempo
Testo: Pierpaolo Bucci
Foto: Marco Frino
Gli americani chiamano west tutto ciò che sta a sinistra del Mississippi. In realtà bisogna avvicinarsi alla costa del Pacifico per respirare atmosfere autentiche che profumano dell’epopea western. L’ideale è farlo in sella a una Harley-Davidson, andando alla scoperta di Nevada, Utah, Arizona e California. Architettato da Marco Mencaccini di Kanaloa Viaggi, l’itinerario pensato per questo gruppo eterogeneo di motociclisti inizia e finisce a Los Angeles. Il tour solca tratti tortuosi di montagna, deserti infuocati e parchi naturali. Qualcosa decisamente diverso dal luogo comune che vuole un viaggio negli USA come perfettamente rettilineo, rotto nella sua monotonia solo da intermittenti panorami.
Dopo aver dedicato una giornata per visitare L.A. i ventitré cavalieri cominciano la cavalcata con una rapida escursione tra Pasadena e Santa Barbara. Il secondo giorno riserva una bollente sorpresa: la traversata del deserto Mojave dov’è prevista una sosta al Joshua Tree National Park. Le temperature superano in maniera allarmante la media stagionale. La prova è impegnativa per i biker più che per le moto che cavalcano: le tredici Harley-Davidson, tutte motorizzate Milwaukee-Eight, non perdono un colpo! Entrato in Nevada il gruppo giunge a Laughlin sano e salvo; sono tutti un po’ stanchi ma felici.
Superato l’esame del deserto, la destinazione del terzo giorno è Williams, cittadina dell’Arizona dove la Route 66 sembra rimasta ferma al suo periodo di splendore. Il quarto giorno si entra nel vivo delle atmosfere da film western. Si galoppa da Williams a Kayenta, in una riserva Navajo, con due tappe immancabili per chiunque venga qui in moto: Grand Canyon e Monument Valley. La successiva tappa di trasferimento da Kayenta a Kanab, nello Utah, prevede altre due soste indimenticabili. La prima è Horseshoe Bend, punto panoramico a 300 metri di altezza su un meandro del fiume Colorado a forma di ferro di cavallo. Magiche le atmosfere di Antelope Canyon, una passeggiata di circa un’ora all’interno di dune pietrificate erose da vento e acqua, oggi gelosamente custodite dai nativi Navajo.
Nessuno si aspetta di fare i conti con freddo e neve, durante la deviazione verso Cedar Brakes, sulla strada che il sesto giorno porta a Saint George. Arrivati in cima al passo le tute da pioggia non bastano più, bisogna stringere i denti e tirare avanti fino al Ruby’s Inn, la più antica stazione di posta situata all’ingresso del Bryce Canyon. Dopo istanti di raccoglimento ispirati da questo variopinto panorama e maestose pareti rocciose a strapiombo che costeggiano la strada del parco Mount Zion, la destinazione successiva è Las Vegas, nota anche come Città del Vizio.
Quando il viaggio riprende la carovana di Harley-Davidson si dirige di nuovo verso la California: la meta è Irvine. Qui, a poca distanza, c’è l’Oak Canyon, il luogo dove da undici anni si svolge il Born Free. In questo ranch situato a Silverado per due giorni si riuniscono i migliori costruttori di special degli Stati Uniti. Tra artigianato motoristico, musica dal vivo e uno dei bike show più sensazionali del globo terrestre, si rischia l’indigestione di emozioni. È la ciliegina sulla torta che conclude una coinvolgente cavalcata… alla pacifica conquista del selvaggio west!
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