La libertà, l’orizzonte, il paesaggio, la musica, strade lunghissime, la ricerca della frontiera. Il viaggio in moto attraverso gli States evoca inevitabilmente una serie di stereotipi. Sarà forse perché non delude mai le aspettative di chi lo affronta. Basta scendere dall’aereo, posare il piede sul suolo e l’America è pronta a sciorinare il suo repertorio di luoghi comuni: storia, natura, eccessi, usi e costumi, cibo. Tanto comuni quanto veri; tutto ci è stato raccontato mille volte dai social, dall’invidiatissimo amico che ha fatto un viaggio prima di noi. Anche le situazioni più romanzate, quelle folli e inverosimili: se si trascorre un tempo ragionevolmente lungo in uno qualsiasi dei 50 stati che compongono la federazione prima o poi qualcosa accadrà; anche noi avremo il nostro aneddoto da raccontare no a quando saremo vecchi.
Un discorso che vale per chi va negli Stati Uniti a realizzare il sogno di una vita, che può essere quello di guidare una Harley nel suo habitat naturale dopo essersi accontentati per anni del grande raccordo di Roma, quanto per chi non ne ha mai guidata una. È il caso di Simone, Paolo, Berardino, Umberto ed Enrico, a oggi immuni dal ”morbo” del Bar & Shield. Anche per loro l’arrivo negli States ha un impatto forte, quasi scioccante.
A Chicago ritirano la moto a noleggio presso EagleRider. Il renter ha le stesse dimensioni di un nostro centro commerciale. Perché l’America grande lo è sempre stata, in qualsiasi periodo della sua storia, e la sua grandezza non è un concetto astratto, ma concreto quanto il metro e quaranta di larghezza dei letti singoli queen size che si trovano negli alberghi. L’idea di Marco Mencaccini, anima e cuore di Kanaloa Viaggi, è di coinvolgere un gruppo di outsider in un viaggio attraverso i luoghi che hanno visto nascere il mito del blues ed evolversi le forme musicali a esso collegate. Viaggiano insieme persone che non si sono mai incontrate prima e con background professionali differenti.
Partenza quindi da Chicago dove nasce il blues elettrico, verso sud, direzione Saint Louis per approdare alla Nashville di Johnny Cash. Poi si puntano i Batwing verso il Mississippi per ascoltare gli echi del Delta blues, e poi ancora New Orleans, scendendo verso il Golfo del Messico fino a quando si fa sentire il calore del Sunshine State, inseguendo il miraggio di Miami. A Marco spetta il compito di tenere insieme il gruppo; al nostro fotografo quello di registrare le loro impressioni per immagini.
E voi? Quando partite con noi?